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Beppe Grillo a Porto San Giorgio

19 Febbraio 2005

Beppe Grillo, nel nuovo spettacolo che porta in ogni angolo d’Italia, parla della rete, di tecnologie libere, Wikipedia e libertà di espressione.
Noi l’abbiamo incontrato fuori dal backstage…

Niente da dire, uno spettacolo veramente bello, equilibrato, esilarante… è Beppe Grillo, una garanzia.

Ma questa volta qualcosa è cambiato.
Lo spettacolo, diversamente dal passato, propone delle soluzioni pratiche ai problemi della nostra società.
Il mezzo esiste, sottovalutatissimo… è la rete.

Ci rendiamo conto che lo spettacolo che Beppe Grillo ha preparato è estremamente differente dal solito:
un maxischermo che fa vedere, fa leggere. Il materiale: video e documenti – presi liberamente
dalla rete – che svelano verità, smuovono le coscienze.
I lunghi momenti di silenzio sono eloquenti, 4000 persone che leggono, che pensano. Ringraziamenti sotto forma di applausi.
Il momento migliore : Beppe Grillo manda una mail al presidente della Repubblica protestando contro
l’invio delle truppe in Iraq e i machiavellismi della maggioranza per ottenere l’appoggio necessario alle operazioni:

Firmato : “Beppe Grillo e 4000 spettatori di Porto San Giorgio”.

Ci è voluto un attimo e tutti hanno capito… hanno inteso la potenza della rete come strumento di comunicazione.

Il momento estremo : sul maxischermo appare la homepage di www.wikipedia.org. Ormai applaudo da solo insieme
agli altri del Lug, dispersi tra migliaia di persone cong li occhi sbarrati dall’interesse.

Nel mondo dell’ Opensource e negli ambienti underground sono anni che si parla dell’ Etica Hacker vista come
una possibile rivoluzione incentrata sul potere della libertà di comunicazione (quella vera, non filtrata),
il sogno di un mondo che sussiste senza differenze politiche, religiose, etniche, un mondo contro le logiche di profitto,
un mondo che lotta contro la guerra, l’eterno risultato di incomprensioni e interessi economici.
(A tal proposito, consigliamo la lettura del libro : “Etica Hacker” di Pekka Himanen).

Beppe Grillo ha argomentato facendo leva su questi principi. Qualcosa sta per accadere. Qualcosa che si è mosso per
decenni sotto la superficie ora comincia ad eruttare.
L’impatto è forte.

In tutto questo, appare un neo evidente.
Il sistema operativo utilizzato si chiama Windows, il browser è Internet Explorer… Adobe Reader.

Alla fine dello spettacolo ci ritroviamo… siamo in 3.. dobbiamo parlargli.

Giriamo tutto il perimetro del palazzetto e alla fine siamo lì, all’uscita del backstage.
Lo incontriamo mentre firma autografi.
Lo chiamiamo, ci presentiamo, è disponibilissimo.
Gli esponiamo il problema delle multinazionali del software, la questione dei brevetti e la sfida del software libero.
Lui già ne è a conoscenza e ci assicura che si stanno preparando per affrontare la questione.
Ad un tratto appare il suo tecnico e lui, con il suo inconfondibile stile, chiede in tono perentorio “Perchè non usiamo
Linux ?!?! “.

Il tecnico ci smozzica qualche motivazione poco convincente riguardo l’assistenza (classico).
Non convince neanche Grillo, probabilmente.
Ci lasciamo con la promessa di sentirci tramite e-mail e un autografo ( clicca qui ).

(Abbiamo letto nel suo Blog (www.grillo.it) che un’altra persona ha esposto la stessa questione. Ne siamo felici e speriamo
che si faccia vedere su queste pagine).

Una bella serata, speriamo di rivederlo presto.

Darth

riflessioni

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