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Skype viola la Gpl perché non fornisce i sorgenti

26 Luglio 2007

Il provider VoIP riconosciuto colpevole da un tribunale tedesco per aver commercializzato un telefono basato su Linux senza aver allegato i rispettivi codici sorgenti.

Skype è stata riconosciuta colpevole di aver violato la licenza Gpl (General Public License), commercializzando attraverso il proprio sito un telefono VoIP prodotto da Smc Networks, senza fornire il corrispondente codice sorgente.

Il telefono SMCWSKP 100 di Smc Networks utilizza infatti il kernel Linux, ma non viene venduto insieme al codice sorgente, come invece prevede espressamente la licenza Gpl nella versione 2. Il tribunale di Monaco ha riconosciuto questa violazione e ha sentenziato contro Skype.

Per aggirare le restrizioni della licenza Gpl 2, il telefono di Smc Networks in realtà viene venduto con un volantino che contiene le Url dove scaricare i codici sorgenti del kernel Linux.

Questa opzione però è permessa soltanto ai software che vengono distribuiti attraverso la rete e un fondamentalista linuxiano ha colto la palla al balzo per puntare il dito contro Smc Networks e quindi contro Skype.

La denuncia è infatti partita dall’attivista Harald Welte, fondatore di un sito che si occupa proprio di contrastare le violazioni alle licenze Gpl (in rete si trova anche il suo blog personale, dove l’ultima "notizia" è che Harald è di nuovo single).

In passato Welte aveva intentato cause analoghe contro aziende come D-Link, Fortinet, Tom Tom, Gigabyte e Sitecom, nonché contro la catena di supermercati Lidl, che distribuiva un notebook con Linux preinstallato violando anche le licenze Gpl di alcuni software in bundle.

Alla sentenza del tribunale di Monaco farà seguito probabilmente un’ammenda di lieve entità nei confronti di Skype, anche se difficilmente arriverà a bloccare la distribuzione del telefono di Smc Networks.

UrlNews: http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=5975&numero=999

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