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Archivio per la categoria ‘hotnews’

Io Resto a Casa . work

20 Marzo 2020
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Grazie al software di videochiamate open source Jitsi Meet, possiamo continuare a lavorare, studiare, socializzare.

Come si usa? È davvero semplice!

Io Resto A Casa .work
Il #covid19 ci obbliga a rimanere dentro casa. Questo non significa che dobbiamo smettere di lavorare, studiare, socializzare.
Ci sono tanti strumenti che possiamo utilizzare per lo #smartworking, ma molti non sanno come fare. Abbiamo deciso di rimboccarci le maniche ed aiutare queste persone.

Jitsi Meet
E’ un progetto Open Source che permette di effettuare videochiamate, semplicemente aprendo un URL tramite browser, senza installare programmi, senza registrarsi.

Browser supportati
Jitsi funziona al meglio con Chromium o Google Chrome.
Puoi anche usarlo da smartphone installando la app per Android o iOS

Scegli un server dalla lista
È meglio scegliere quello con meno utenti collegati.

Inserisci il nome per la tua stanza
Scegli un nome identificativo unico per la videochiamata che vuoi creare.

Condividi il link
Una volta entrato nella stanza, condividi il link ai tuoi amici, colleghi studenti e aspetta che si colleghino.

Procurati delle cuffie
Se puoi, usa le cuffie. Questo eviterà fastidiosi problemi audio.

Spargi la voce!
Condividi il link https://iorestoacasa.work a chi pensi possa averne bisogno.

fermolug, hotnews, meeting, numeriuno, riflessioni, software, tipstricks

Sfida Donazioni per la progettazione Open Hardware del PCB del PowerPC Notebook

3 Gennaio 2020
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L’associazione Power Progress Community sta raccogliendo le donazioni per la progettazione del PCB di una scheda madre di un notebook Open Hardware disegnata per farci girare GNU/Linux.

Power Progress Community è un’associazione senza scopo di lucro gestita da appassionati che contribuiscono su base volontaria e che si ispira ai movimenti Open Source Hardware e Software e del consumo sostenibile, etico e socialmente responsabile, per questo anche la scelta di fare la progettazione in Italia ( anche la produzione si vuole che sia in Italia).

E’ stata scelta come architettura della CPU un processore Power ( PowerPC) un RISC , in particolare un NXP T2080 che con i sui 18W di consumo massimo può quindi funzionare egregiamente in un notebook con i sui 4 core e 8 thread e i suoi 1.8Ghz. Nella progettazione della scheda madre si sono messi chip compatibili con GNU/Linux per gestire le porte USB3, i dischi SATA3 , gli M2 , un chip audio di ottima qualità di C-Media. Abbiamo scelto di mettere sulla scheda madre un’interfaccia MXM 3 per inserire una scheda Video separata che permette prestazioni superiori e la possibilità di essere aggiornata, sono state inseriti 2 Slot per la RAM DDR3L, ovvero quelle supportate dalla CPU.

Le specifiche complete

  • CPU: NXP T2080, e6500 64-bit Power Architecture with Altivec technology
  • 4 x e6500 dual-threaded cores, low-latency backside 2MB L2 cache, 16GFLOPS x core
  • RAM: 2 x RAM slots for DDR3L SO-DIMM
  • VIDEO: MXM Radeon HD Video Card (removable)
  • AUDIO: C-Media 8828 sound chip, audio in and audio out jacks
  • USB: 3.0 and 2.0 ports
  • STORAGE:
    • NVM Express (NVMe), M.2 2280 connector
    • 2 x SATA 3
    • 1 x SDHC card reader
  • NETWORK:
    • 1 x ethernet RJ-45 connector
    • WiFi connectivity
    • Bluetooth connectivity
  • POWER: on-board battery charger and power-management
  • CHASSIS: Slimbook Eclipse notebook case 15,6”

Con le donazioni raccolte dalla prima campagna si è finanziata lo studio e la scelta dei componenti e realizzati gli schemi elettrici della scheda madre, scaricabili dalla nostra repo.

Lo schema elettrico con Licenza Open Hardware Cern 1.2

I pochi esperti hardware dentro la nostra associazione possono revisionare la progettazione ma non realizzarla, visto il monte ore necessarie la complessità della nostra scheda madre, per questo sin dall’inizio abbiamo collaborato con Acube Systems che come azienda appassionata PowerPC ed Amiga ha già prodotto diverse schede madre PowerPC avvalendosi delle partnerchip necessarie.

Per cui abbiamo finanziato la progettazione dello schema elettrico della nostra scheda madre del notebook con la precedente campagna donazioni, raccogliendo 12600 euro, da Ottobre 2019 stiamo raccogliendo le donazioni per finanziare la progettazione del PCB che costa 24.000 euro, ad oggi ( 4 Gennaio 2020) siamo arrivati a circa 5.700 euro, ovveroquasi il24% dell’obiettivo.

Puntiamo a raggiungere un buon numero di donatori ricorrenti ( anche a 10 euro al mese) e/o un buon ritmo di donazioni anche una Tantum così da firmare (per ieri ) il contratto con Acube Systems che è l’azienda che sta realizzando la progettazione, così da fare iniziare quella del PCB il prima possibile. Questo risultato dipende ovviamente da tutte le persone che si aggiungo o permangono nel appoggiare il progetto.

Testo estratto dalla pagina:

Obiettivi raggiunti in precedenza

Lo sforzo della Power Progress Community per rilanciare la piattaforma PowerPC comporta una serie di attività, riassumiamo qui di seguito alcune delle più importanti.

Siamo riusciti ad attirare l’attenzione di molte persone e negli ultimi anni siamo riusciti a creare una comunità di appassionati con competenze eterogenee, tutti accomunati dall’obiettivo comune di far rivivere la piattaforma PowerPC. Esistono ora diversi gruppi tematici, uno specifico che segue le attività legate all’hardware, un gruppo specializzato in software e un gruppo dedicato alla comunicazione.

A seguito dell’annuncio da parte degli sviluppatori Debian di interrompere il supporto a PowerPC, un piccolo ma molto dedicato gruppo di programmatori si è unito e sta ora cercando di intraprendere la manutenzione dei port PowerPC nel loro tempo libero. L’obiettivo è cercare di mantenere la piattaforma allo stesso livello delle altre architetture Tier-1, specialmente per il ramo PowerPC a 64 bit (PPC64). Si può dare un’occhiata al nostro repository PowerPC 64 per le distribuzioni basate su Debian cliccando qui. Per portare a termine un compito così grande siamo sempre alla ricerca di persone aggiuntive che ci aiutino, quindi non esitate a contattarci.

Se siete interessati a come iniziare ad usare Debian per PowerPC, dovreste anche dare un’occhiata alle nostre pagine Wiki (http://wiki.powerprogress.org/DebianPowerPcStartersManual).

Forniamo regolarmente aggiornamenti sul sito dell’associazione (http://www.powerprogress.org/en/), sul sito del progetto notebook (http://www.powerpc-notebook.org/en/), sul forum di discussione e utilizziamo profili dedicati nei social media (Twitter https://twitter.com/PowerProgressCo e Facebook https://www.facebook.com/powerpcnotebook/). Condividiamo opinioni e stabiliamo contatti con altri progetti o aziende private che potrebbero essere interessate a sostenere la piattaforma PowerPC.

Sul fronte hardware, il nostro team ha iniziato nel 2016 con due Development Kit basati sulla CPU NXP T2080, in particolare il T2080RDB, Reference Design Board. Dopo un bel po’ di tempo e un numero incredibile di tentativi, abbiamo configurato con successo una scheda video PCI-Express basata sui chip AMD RadeonHD in combinazione con una distribuzione Debian SID LInux, così come la distribuzione Fienix, il tutto utilizzando desktop grafici moderni come Gnome, MATE e LXDE.

Il nostro gruppo hardware ha identificato all’inizio del 2017 una lista di componenti e una serie di caratteristiche del laptop. Nel giugno 2017 abbiamo lanciato una prima campagna di donazioni che mirava a pagare ACube per progettare gli schemi elettrici e un anno dopo, nel giugno 2018 abbiamo raggiunto l’obiettivo di raccogliere 12.600 euro e infine abbiamo iniziato a finalizzare il progetto.

Infine, siamo molto orgogliosi di elencare nell’elenco degli obiettivi già raggiunti che il problema del telaio di un portatile mancante è finalmente risolto. Infatti, il problema di trovare un contenitore durante la prima campagna di donazione è stato ampiamente sottovalutato, ed è stata la causa principale di molteplici ritardi nella consegna degli schemi elettrici perché il progettista hardware ha richiesto una lista definitiva di porte esterne per poter finalizzare i pinout di molti chip.

Come Donare

Sul sito trovate il pulsante sia per donare online con PayPal ( anche scegliendo una modesta donazione ricorrente) che offline provvedendo a segnalare il bonifico che avete fatto.

La forza e le possibilità dipendono non solo dalla partecipazione economica ma sopratutto da quella diretta con il proprio tempo e passione, di seguito alcune attività in corso e di cui c’è bisogno e fra le quali magari c’è qualcosa che vi piacerebbe vivere.

Forme di partecipazione:

Gruppo Software

  • test Debian PowerPC ( meglio PPC64)
  • Fix ed ottimizzazione pacchetti debian ppc64
  • Altre Distro PowerPC
  • ottimizza applicazioni PowerPC GNU/Linux
  • (test applicazioni GNU/Linux, segnala problemi o risolvili), fai funzionare altri sistemi operativi.

Gruppi Hardware

  • Open Source Laptop Chassis Designs
    • Progettazione meccanica 3D dello chassis con FreeCad e Blender od altro
  • Open Hardware Designs
    • Revisione dello schema elettrico e del PCB
    • Conversione in Kicad dello schema elettrico fatto in Orcad ed il PCB fatto con Mentor Pads.

Educazione

  • Revivo con Scratch
    • Formare alunni ed insegnanti su Scratch ed altri software Educativi
    • Open Source che girano su GNU/Linux
    • Sistemazione e riutilizzo di notebook obsoleti
    • Installazione gnu/linux sui notebook
  • Forka la nostra mobo
    • Presentazione della nostra mobo agli istituti tecnici elettronici e alle Università
    • Invitare a Forkare la nostra mobo

Varie

  • Traduzioni
  • Diffusione del progetto
  • Creativo e Comunicazione
  • Passa parola Campagne Donazioni
  • Supporto software ai nostri siti o strumenti collaborativi
  • Supporto legale

E’ possibile sia iscriversi alla newsletter del progetto che compilare il questionario di collaborazione.

hardware, hotnews, numeriuno

Disponibile Debian 9 Stretch

18 Giugno 2017
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Il team di Debian ha annunciato il rilascio di Debian 9 Stretch.

Dopo 26 mesi di sviluppo Debian 9 Stretch è finalmente pronto. Questa nuova versione stabile sarà supportata per i prossimi 5 anni grazie al lavoro combinato del Debian Security team e del Debian Long Term Support team.
Debian 9 è dedicata a Ian Murdock, fondatore del progetto Debian, tragicamente morto lo scorso 28 Dicembre 2015.

Disponibile Debian 9 Stretch

Fra le novità principali di Debian 9 troviamo MariaDB 10.1 che va a sostituire MySQL 5.5 oltre al ritorno di Firefox e Thunderbird che vanno a sostituire le loro versioni debrandizzate Iceweasel e Icedove.
Gli sviluppatori hanno migliorato il supporto all’UEFI.

Presente il supporto per l’architettura hardware 64-bit little-endian MIPS (mips64el) mentre non è più supportata l’architettura PowerPC (powerpc). Inserite poi diverse migliore anche per APT e aptitude.
Di seguito ecco la lista dei principali pacchetti presenti nei repository di Debian 9 Stretch:

  • Apache 2.4.25
  • Asterisk 13.14.1
  • Chromium 59.0.3071.86
  • Firefox 45.9 (Firefox ESR)
  • GIMP 2.8.18
  • GNOME desktop environment 3.22
  • GNU Compiler Collection 6.3
  • GnuPG 2.1
  • Golang 1.7
  • KDE Frameworks 5.28, KDE Plasma 5.8, e KDE Applications 16.08 con 16.04 per le componenti PIM
  • LibreOffice 5.2
  • Linux 4.9
  • MariaDB 10.1
  • MATE 1.16
  • OpenJDK 8
  • Perl 5.24
  • PHP 7.0
  • PostgreSQL 9.6
  • Python 2.7.13 and 3.5.3
  • Ruby 2.3
  • Samba 4.5
  • systemd 232
  • Thunderbird 45.8
  • Tomcat 8.5
  • Xen Hypervisor
  • Xfce 4.12 desktop environment

Se state usando Debian GNU/Linux 8 “Jessie” potete aggiornare a Stretch. Per maggiori dettagli su Debian 9 “Stretch” vi rimando all’annuncio ufficiale.

Matteo Gatti

Fonte: https://www.lffl.org/2017/06/disponibile-debian-debian-9-stretch.html


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CAMBIO DI ROTTA – Uscire dalla crisi e cambiare l’Italia e L’Europa.

6 Settembre 2012
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Il FermoLUG parteciperà sabato 8 settembre a Capodarco di Fermo al Forum di Sbilanciamoci  CAMBIO DI ROTTA – Uscire dalla crisi e cambiare l’Italia e L’Europa.

L’iniziativa che si terrà presso la struttura della Comunità di Capodarco, ha numerosi i temi in agenda: la crisi economico-finanziaria e la difesa dei diritti e della dignità del lavoro, la salvaguardia e la promozione del welfare, le prospettive dell’”economia verde” e di un’altra economia per un nuovo modello di sviluppo, le questioni del futuro dei giovani, del diritto allo studio e della lotta alla precarietà. In programma, inoltre, workshop sui temi dell’economia solidale, delle spese militari, del software libero, delle criticità e delle lacune nell’insegnamento delle discipline economiche nelle università italiane, del reddito di cittadinanza.

Il FermoLUG (Gruppo Utenti Linux di Fermo), associazione culturale senza scopo di lucro, si occupa della diffusione del Software Libero e Open Source, con una particolare attenzione agli ambiti della Pubblica Amministrazione e della Scuola, e della divulgazione delle tematiche inerenti le libertà digitali, l’accesso alla conoscenza e la condivisione del sapere.  Nel corso dei suoi dieci anni d’attività, l’associazione, che conta circa 300 iscritti, ha organizzato numerose manifestazioni di carattere culturale tesi allo sviluppo socio-economico e culturale in ambito informatico, come i recenti convegni “Prospettive libere” e “Ubuntu@Fermo”, alle quali hanno partecipato anche industriali ed esponenti delle Pubbliche Amministrazioni. Nondimeno, l’associazione è stata invitata a presentare il progetto di sviluppo e realizzazione dell’aula infomatica presso la Scuola Media Statale “Betti – Fracassetti” di Fermo alla IV ConfSL (Conferenza Nazionale del Software Libero) tenutasi presso la Facoltà di Ingegneria della Università Politecnica delle Marche in Ancona.

La nostra proposta per la sessione di workshop paralleli autogestiti di sabato 8 settembre dalle 14.30 alle 16.30, consiste in 3 interventi:

  • Introduzione al Software Libero e Open Source  – Andrea Colangelo
  • Il Software Libero nella Scuola – Cristian Minnucci
  • Il Software Libero nella Pubblica Amministrazione –  Massimo Ciccola

 

Qui il programma della manifestazione

http://www.sbilanciamoci.org/

 

 

 

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6^ Conferenza Italiana sul software libero

10 Maggio 2012

La 6^  Conferenza sul Software Libero si terrà presso l’Università Politecnica delle Marche ad Ancona dal 22 al 23 giugno 2012.

Il 21 giugno si terrà, negli stessi luoghi della CONFSL, una giornata dedicata ai temi dell’educazione e delle community.

Il 22 e 23 giugno 2012 l’Università Politecnica delle Marche ospiterà la VI Conferenza Italiana sul Software Libero, per fare il punto sullo stato dell’arte del Software Libero in Italia. Questo appuntamento è il luogo d’incontro di quanti in Italia sono attivi nella ricerca, nello sviluppo, nella promozione e nella diffusione del Software Libero.

Il 21 giugno 2012 negli stessi locali dedicati alla CONFSL, si terrà la giornata “aspettando la CONFSL“. Questa giornata intende essere un momento di aggiornamento e sintesi, ma principalmente un workshop fra gli addetti ai lavori per progettare azioni comuni e favorire una maggiore sinergia fra i tanti progetti e gruppi esistenti.

Sia il tema dell’educazione che quello della community sono peculiari del Software Libero e in Italia ad oggi si è fatto tanto nei rispettivi ambiti. In entrambi gli aspetti sono da ricercare una maggiore efficacia nelle azioni e maggiore sinergia fra i gruppi che li portano avanti.

Per fare ciò è necessario partire con un’analisi dell’esistente e produrre un quadro sintetico, che possa dare l’idea della situazione attuale, e, rispetto ai singoli gruppi, evidenziare  caratteristiche, esigenze, buone pratiche ed obiettivi da raggiungere.

Rispetto al tema dell’educazione un progetto dedicato alla condivisione in rete di esperienze e attività è il Dossier Scuola, presentato in occasione del Linux Day 2010, la giornata nazionale di promozione di GNU/Linux e del Software Libero. Il Dossier Scuola è un progetto promosso da Italian Linux Society, coordinato da Luca Ferroni e realizzato da beFair, dal gruppo di Software Libero fabrianese PDP e da altri volontari.

Rispetto al tema community si è creato un gruppo di lavoro autonomo ed informale chiamato Movimento per il Software Libero in Italia che per ora è poco più di un contenitore da riempire per sviluppare i temi suddetti. Come ottimizzare la comunicazione? Come aderire a campagne comuni? Come aggregare le forze su obiettivi condivisi? Come ottenere una maggiore visibilità? Queste le domande di carattere pratico cui si intende rispondere con questo progetto.

Chi volesse aderire fin da ora puo’ farlo al seguente indirizzo  http://www.confsl.org/confsl12/index.php/adesioni.html

oppure ricevere gli aggiornamenti delle notizie   http://www.confsl.org/confsl12/index.php/contatti.html

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RAPPORTO 2009 DELL’OSSERVATORIO ITALIA DIGITALE 2.0

29 Settembre 2009
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CONFINDUSTRIA SERVIZI INNOVATIVI E TECNOLOGICI PRESENTA Il RAPPORTO 2009 DELL’OSSERVATORIO ITALIA DIGITALE 2.0
Comunicato stampa del 28 settembre 2009

• La Rete è “abitata” da meno del 50% degli italiani
• Banda Larga: il 92% delle linee è abilitata alla Banda Larga ma resta il DIGITAL DIVIDE soprattutto nelle aree e nei Distretti Industriali
• L’innovazione digitale nelle imprese ancora poco associata allo sviluppo del business
• I Comuni: molti contenuti informativi, poche procedure interattive
• Le Scuole: le tecnologie sono ancora fuori dalla didattica
• La Sanità: risparmi del 10% della spesa nazionale con l’uso delle tecnologie ICT e della telemedicina
• Nasce un Progetto Paese per l’ITALIA DIGITALE

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Il Presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Stefano Pileri, ha presentato oggi a Milano, alla presenza del Ministro Renato Brunetta, l’”Osservatorio Italia Digitale 2.0”, realizzato da Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici in collaborazione con il Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica.

Al Convegno sono intervenuti: Renzo Turatto, Gabriele Galateri, Ennio Lucarelli, Alberto Tripi, Paolo Angelucci, Andrea Ambrogetti, Diego Masi, Corrado Sciolla, Renato Ugo.

Il Presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Stefano Pileri, ha chiesto al Governo di “seguire il “fil rouge” che si ricava dal Rapporto 2009 Italia Digitale, elaborato con il Dipartimento, per recuperare il ritardo nell’offerta in rete di servizi pubblici e privati a cittadini ed imprese, sottolineando il fondamentale ruolo di stimolo che la pubblica Amministrazione ha nel loro sviluppo, al fine di migliorare nettamente le condizioni dei cittadini e delle imprese e portare consistenti risparmi alla spesa pubblica corrente”. Il Presidente prosegue sollecitando affinché “a fianco dello sforzo che il Paese sta compiendo per superare il “digital divide”, venga accelerata la realizzazione di infrastrutture di telecomunicazioni di nuova generazione per non incorrere in futuri ritardi”.

Ennio Lucarelli, Delegato della Presidente di Confindustria per le Tecnologie Digitali per le Imprese nel quadro di Industria 2015, propone di “avviare con urgenza un programma d’innovazione industriale italiano per lo sviluppo di piattaforme digitali a sostegno di Settori, Filiere, Distretti, Cluster, Reti d’imprese per aumentarne la produttività, ormai stazionaria da anni, e recuperare la caduta delle esportazioni sui mercati internazionali”.

Il focus dell’Osservatorio evidenzia la necessità di incrementare l’uso delle tecnologie on-line da parte di imprese e famiglie e di trasformare la Rete da strumento di comunicazione a interfaccia fondamentale per l’erogazione di servizi interattivi ai cittadini e alle imprese. Questa esigenza nasce dal ritardo che ancora esiste in Italia nell’utilizzo di Internet per lo sviluppo di una Società dell’Informazione e della Conoscenza.

Ecco i dati più rilevanti del Rapporto:

LA RETE È “ABITATA” DA MENO DEL 50% DEGLI ITALIANI
• Solo il 47% della popolazione tra 15 e 74 anni (21,6 milioni nel 2008) accede tramite internet ai servizi disponibili on-line;
• 1/3 delle aziende continua a non essere in rete, e tra le microimprese il tasso sale al 43%. La diffusione di piattaforme ICT di base (PC, banda larga, sito web, software) nella fascia di imprese sopra i 50 dipendenti vede l’Italia sostanzialmente allineata rispetto alla media dei 27 paesi UE;
In generale l’innovazione digitale è ancora poco associata alla possibilità di sviluppare il business;
• Collegamenti in mobilità: nella seconda metà del 2008 gli utenti connessi sono stati 6 milioni di individui, ovvero il 28% degli utenti internet a fine anno. L’utilizzo di internet mobile appare essere segmentato in due cluster principali: business users (imprenditori e dirigenti) e giovani (studenti).

BANDA LARGA: IL 92% DELLE LINEE È ABILITABILE ALLA BANDA LARGA MA RESTA IL DIGITAL DIVIDE SOPRATTUTTO NELLE AREE E NEI DISTRETTI INDUSTRIALI
Le famiglie italiane con connessione a internet in banda larga hanno superato nel corso del 2009 la soglia dei 10 milioni (comprese le famiglie connesse in mobile broadband).
Nonostante questo dato persiste un digital divide infrastrutturale che coinvolge ancora il 12% della popolazione. “Più pesante”, sostiene il Presidente Pileri, “è il ritardo infrastrutturale per le connessioni con velocità vicine ai 20 MB, di cui sono privi oltre 22 milioni di italiani. Per questo serve un forte sostegno pubblico agli investimenti infrastrutturali degli operatori, peraltro ben descritto e progettato nel Piano Banda Larga del Vice Ministro Paolo Romani”.
Il digital divide coinvolge anche aspetti socio demografici e culturali (quali età media elevata, nuova immigrazione, bassi redditi, bassa scolarizzazione). In questo senso la bassa alfabetizzazione informatica gioca un ruolo chiave: le famiglie dotate di un PC sono “appena” il 52%. È urgente promuovere politiche per l’alfabetizzazione digitale degli italiani.

I COMUNI: MOLTI CONTENUTI INFORMATIVI, POCHE PROCEDURE INTERATTIVE
Tutti i Comuni sono informatizzati, accedono a internet (nella maggior parte dei casi con collegamenti a banda larga) e in misura significativa (82%) hanno un sito web.
La digitalizzazione sembra essere avvenuta però soprattutto per questioni amministrative, per dialogare in rete con gli enti centrali della PA (Agenzia delle Entrate, Anagrafe, INPS, Camere di Commercio ecc.), mentre i servizi on-line per gli utenti sono ancora poco diffusi.
Il livello di interattività dei Comuni con i cittadini risulta ancora molto basso: l’offerta di servizi on-line è molto spesso limitata ai soli contenuti informativi, come accade per il 59% dei siti web dei Comuni. Il 37% dei Comuni consente invece di scaricare moduli e solo il 4% mette a disposizione applicazioni veramente interattive, quali l’avvio e/o conclusione di pratiche e pagamenti on-line.

LE SCUOLE: LE TECNOLOGIE SONO ANCORA FUORI DALLA DIDATTICA
Pur presentando una dotazione tecnologica di base di buon livello (internet 98%, banda larga 95%, sito 71% e intranet 67%) le scuole italiane sono ancora indietro nel processo di implementazione dei servizi alle famiglie e agli studenti: il 100% dà informazioni di carattere generale, ma solo il 2% consente pagamenti ed iscrizioni on line. Le tecnologie sono entrate nella scuola, ma più nell’amministrazione che nella didattica. In questo senso ci si attende molto dallo sviluppo dei contenuti scolastici digitali pensati per la rete. È auspicabile, ad esempio, la creazione un e-marketplace per i materiali didattici digitali (e-Book, Learning Object, Podcast ecc.), dove tali materiali possano essere valutati dagli insegnanti ed scaricati on-line dagli studenti dietro pagamento del costo della licenza d’uso. In tal modo si realizzerebbe un sistema win-win, in cui le famiglie ottengono risparmi sull’acquisto dei testi scolastici, stimabili in un 30% annuo, gli editori vengono remunerati per i materiali prodotti e l’Amministrazione promuove un forte processo innovativo nel sistema dell’istruzione.

LA SANITA’: RISPARMI DEL 10% DELLA SPESA NAZIONALE CON L’USO DELLE TECNOLOGIE ICT E DELLA TELEMEDICINA
Il mondo della sanità mostra livelli elevati di diffusione dell’ICT, più o meno per tutte le principali piattaforme: internet 100%; banda larga 98%, sito 84%, intranet 81%, cellulare 58% e sistemi di videocomunicazione 15%.
Tuttavia le opportunità offerte dalle reti in banda larga sono ancora poco sviluppate, soprattutto nella possibilità di effettuare on-line prenotazioni, pagamenti e ritiro esami.
Con la diffusione della telemedicina, digitalizzando servizi di monitoraggio dedicati ad alcune tipologie di malati, ad esempio diabetici e cardiopatici (che attualmente non vengono forniti in modalità remota) si potrebbero ottenere benefici e risparmi stimati, che, secondo i confronti internazionali, partono dal 2% circa della spesa sanitaria nazionale fino ad arrivare al 10%.

NASCE UN PROGETTO PAESE PER L’ITALIA DIGITALE
Occorre realizzare un Progetto Paese sistemico, che coinvolga domanda e offerta, indirizzato a superare, progressivamente ma con tempi definiti, il ritardo digitale di tutte le componenti della società civile.
Un driver fondamentale sarà l’erogazione via via sempre più completa dei servizi on-line della pubblica amministrazione (switch over) a partire dalle richieste delle fasce più avanzate di utenza e affiancando ad internet servizi di sostegno per le fasce più deboli della popolazione (centri di assistenza).
Maggiori investimenti nelle reti broadband e una più ampia diffusione di nuovi servizi innovativi permetteranno ad aziende, istituzioni pubbliche e società civile di recuperare efficienza, di sviluppare nuovi prodotti/servizi e di incrementare quindi la produttività ormai ferma da anni.
In questa direzione vanno il progetto e-government 2012 del Ministro Brunetta ed il già citato Piano Banda Larga i quali debbono trovare veloce attuazione tramite le necessarie risorse economiche.

IL RUOLO DEI SERVIZI INNOVATIVI E TECNOLOGICI PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA
Il Settore conta circa 1 milione di imprese e 2,5 milioni di addetti, con un volume di affari di circa 350 miliardi di euro. Una crescita nell’ultimo quinquennio del 33% in termini di investimenti, pari a circa 24 miliardi l’anno, e del 20% in termini di occupati. La crisi economica che ha coinvolto finora circa 100mila addetti non impedisce a questo settore di esplicare un importante effetto moltiplicatore, pari a 2,38, su tutto il sistema economico italiano.
Il valore aggiunto prodotto direttamente dai Servizi Innovativi e Tecnologici è pari al 13% del PIL, ma raggiunge il 30% se si valuta il contributo indiretto fornito agli altri settori dell’economia.

Per informazioni alla stampa: Antonio Di Raimondo Tel. 06.421401 – info@confindustriasi.it

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Attivo il 48580 per raccogliere fondi a favore dei terremotati abruzzesi

7 Aprile 2009
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terremoto effettiTutti in campo per aiutare le popolazioni abruzzesi gravemente colpite dal tremendo sismaTim, Vodafone, Wind e 3 Italia hanno deciso, in accordo con la Protezione civile, di attivare la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi a favore dei terremotati abruzzesi. Basta inviare un semplice sms al 48580, al costo di un euro, per dare un aiuto a chi sta organizzando i soccorsi e l’assistenza. Dalle 9 di questa mattina è possibile anche chiamare da rete fissa di Telecom Italia il 48580 per donare 2 euro. Il Dipartimento della Protezione civile provvederà a fornire tutte le informazioni sull’impiego dei fondi raccolti dagli operatori di telefonia. Wind e Tim hanno dichiarato che intenderanno accreditare rispettivamente 5 e 10 euro di traffico gratuito a tutti i loro clienti di telefonia mobile presenti, purtroppo, sul territorio abruzzese colpito dal forte terremoto. Inoltre, la Wind ha inviato nelle zone colpite dal sisma cinque unità mobili per garantire la continuità della comunicazione.

UrlNews: http://www.finanzalive.com/flash-news/48580-fondi-terremoto-abruzzo/

Un sito di aggiornamento sulla calamità che ha colpito l’Italia: www.google.it/terremoto_abruzzo

Dettagli: http://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_dell’Aquila_del_2009

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